Vito Di Tano, grande uomo e atleta di spicco nel mondo del ciclocross, è stato ricordato con affetto e ammirazione al Museo del Ghisallo, simbolo della storia e della cultura ciclistica italiana.
Due volte Campione del Mondo, nel 1979 a Saccolongo e nel 1986 a Lembeek, Di Tano ha scritto pagine indelebili con la maglia della Cicli Guerciotti e del team oggi noto come Fas Airport Services-Guerciotti-Premac.
L'evento commemorativo, organizzato dal presidente Antonio Molteni e dal direttore Carola Gentilini, si è svolto nell’auditorium del museo alla presenza della famiglia Guerciotti, dei figli di Vito — Sara, Maria Grazia e Alessandro — e di numerosi amici, ex corridori e addetti ai lavori. La serata, condotta da Alessandro Brambilla, ha offerto un racconto profondo e appassionante della carriera e dell’uomo dietro l’atleta.
Vito Di Tano, nato nel 1954, iniziò il proprio percorso agonistico nel 1978 con la squadra Al Hof-Guerciotti dopo aver corso per la Fiorella Mocassini. La sua carriera da atleta durò 13 stagioni con il team Guerciotti, e dopo il ritiro passò al ruolo di commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclocross per poi tornare nella squadra come direttore sportivo, incarico ricoperto per 25 stagioni fino al 2024.
Oltre ai suoi successi sportivi e tecnici, Di Tano è ricordato per la sua profonda umanità. Paolo Guerciotti lo definisce un "fratello", mentre gli aneddoti dei figli e dei compagni di squadra svelano un uomo capace di ispirare e dirigere con passione e saggezza. Il campione Gibi Baronchelli ha testimoniato come Vito abbia influenzato la sua carriera con preziosi consigli tattici.
Tra i tanti ricordi emersi, quello di Damiano Grego, avversario e amico di Vito, ha sottolineato la sportività e il legame umano che trascendeva la competizione. Il sogno di Vito, di vincere come direttore sportivo, si è realizzato con la conquista del Campionato del Mondo e d’Europa da parte di Mattia Agostinacchio nella stagione 2024-25, frutto anche del suo lavoro nel team.
Per onorare la sua memoria e il suo contributo, la bici con cui vinse il Mondiale del 1986 sarà esposta permanentemente al Museo del Ghisallo.
Inoltre, la squadra Fas Airport Services-Guerciotti-Premac ha presentato un nuovo modello dedicato a Vito, la “Vito”, che sarà utilizzata nella stagione ciclocross 2025-26 e che rappresenta un simbolo tangibile del suo lascito nello sport.
Il ricordo di Vito Di Tano al Museo del Ghisallo non è solo un omaggio all’atleta e direttore sportivo, ma un invito a tramandare quei valori di passione, dedizione e fratellanza che hanno contraddistinto tutta la sua vita sportiva e umana.

