Campionato del Mondo Gravel

Un primo importante Argento mondiale di Daniel Oss

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photo credits ©Latifa Benharara



Si è concluso alla grande il primo Mondiale Gravel della storia. Domenica mattina alla griglia di partenza ben 120 corridori, in Campo Marzo a Vicenza, fra questi i celebri nomi di Peter Sagan, Mathieu Van der Poel e Greg Van Avermaet. Al via, presenti fra l'entusiasmo del pubblico e le grida dei fans, le massime autorità del ciclismo, il presidente dell’U.C.I. David Lappartient e il presidente della F.C.I. Cordiano Dagnoni.

Dopo la partenza alle ore 11.00 degli Elite ecco pronti a partire anche tutti i Master uomini di età compresa tra 19 e 49.
Il veloce e lungo percorso di gara, di 194 chilometri per tre quarti sterrato e di 800 metri di dislivello, sarà il palcoscenico di una prima Mondiale in una disciplina ancora tutta da giocare.

Usciti da Vicenza, seguono il fiume Bacchiglione verso Padova, poi costeggiano il fiume Brenta giungendo alle mura di Cittadella ed infine al desiderato traguardo.
Nella parte finale del percorso si affrontano 2 giri di un circuito di 25 chilometri prima di passare sotto lo striscione d'arrivo, uno spettacolo imperdibile anche per l' ospite speciale Tadej Pogačar, fresco vincitore del Giro di Lombardia.
La gara ha visto protagonista la lunghissima fuga intrapresa a 50 chilometri dalla partenza dell’azzurro Daniel Oss e del vincitore belga Gianni Vermersch.

Nel susseguirsi dei chilometri prendono un largo vantaggio che cresce fino a passare i cinque minuti sul gruppo composto di circa 50 unità.
Intorno alle mura di Cittadella il gruppo aumenta il ritmo e riguadagna un minuto, mancano 45 chilometri e i due in testa alla corsa continuano decisi a velocità incredibili, oltre i 50 chilometri orari, mentre Mathieu Van Der Poel si concentra per conquistare il bronzo.

Mancano pochissimi chilometri al traguardo, Gianni Vermeersch prende un distacco di 50 metri sul trentino Daniel OSS e diventa primo campione del mondo gravel della storia!
L'arrivo dell'azzurro a 43 secondi è trionfale, una gioia immensa per uno dei migliori, dimostratosi, gregari.
Una gara fantastica ed una prestazione sublime.

Alla partenza nessuno sapeva cosa sarebbe successo.Ci ho pensato e ci ho creduto nel vincere, ho cercato la tattica perfetta ma mi mancavano i chilometri in gamba- dichiara il Vice campione del mondo - È stata la fuga più lunga della mia vita, la fatica si è fatta sentire e devo complimentarmi con Vermeersch, è stato davvero bravo e si è meritato la vittoria. È un nuovo mondo ed è tutto da scoprire. Ringrazio il team manager, la Specialized, il CT Daniele Pontoni e tutto lo staff, mi sono trovato bene!.

Van der Poel arriva con un ritardo di 1’28,  un terzo gradino del podio dopo uno sprint a due con Greg Van Avermaet.
In quinta posizione Yevgeniy Fedorov, Campione del Mondo Under 23 su strada, in sesta Cort-Nielsen Magnus, in settimana l'azzurro De Marchi Alessandro in netto vantaggio sul ceco Stybar Zdenek mentre per concludere la top- ten l'italiano Ballerini Davide.

Peter Sagan, il pluri Campione del Mondo ha concluso in 14ma posizione.
Un primo Mondiale Gravel che ha visto prevalere delle bici da corsa una Canyon Ultimate CFR con gomme più larghe (33 mm davanti e 35 mm dietro) come nel caso di Gianni Vermeersch e che ha visto sui gradini alti esperti crossisti.

Una prima che ha lasciato e lascerà un segno.
Abbiamo lavorato al meglio per la riuscita di questo evento - dichiara Filippo Pozzato, della PP Sport Events, organizzatore della manifestazione - Ringraziamo la regione Veneto e tutti coloro che hanno partecipato con entusiasmo.

Felicità e soddisfazione negli occhi dei cittì Daniele Pontoni, Gravel e Ciclocross, di Mirko Celestino, XC e Marathon oltre del responsabile della Struttura Tecnica Fuoristrada Massimo Ghirotto.
Non un oro, sfortunatamente, ma un bronzo e un argento che la Nazionale può vantare e di cui essere fiera.

L'aria è festiva.
Il Gravel prende una dimensione agonistica ma resta (per ora) l'ultima versione sul mercato di bici a scopo non prettamente competitivo.
Studiata per medie-lunghe percorrenze, le gravel bikepacking, nell'immagine collettiva ci inducono già a cartoline immortalate su strade di campagna, lungo borghi incantati con soste nelle migliori cantine.
Il best del cicloturismo experience per intenderci.

Adatta a percorrere tratti asfaltati ma anche a sconfinare su strade bianche o terreni più insidiosi.
Un’esigenza data dal mercato e progettata per consentire un uso su strade leggermente sconnesse.
Per alcuni il gravel è una moda per altri un vero e proprio stile di vita.
Ormai non si contano più gli eventi gravel sorti nel nostro Bel Paese e nei cinque continenti.
Lontano dal contare i watt e più per la bellezza e il desiderio di pedalare, in solitaria e/o insieme condividendo la medesima passione assaporando luoghi di affascinante unicità.

Forse è questo il segreto del tanto successo, il ritorno ad assaporare un ciclismo più sano, più gioioso, più leale, più vero come lo si respirava agli albori, quando la bicicletta era l'insieme di valori che la rendevano sinonimo di amore e libertà.
partenza del primo Campionato del Mondo Gravel
parte, da Vicenza, il primo Campionato del Mondo Gravel
Un primo importante Argento mondiale di Daniel Oss
photo credits Latifa Benharara
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