
Due i percorsi: marathon da 73 chilometri e dislivello di poco superiore ai 1000 metri e granfondo da 51 chilometri e 700 metri di dislivello.
Percorsi semplici solo dal punto vista altimetrico, distanza e morfologia del territorio salentino daranno difatti fil da torcere ai bikers che si annunciano numerosissimi ai nastri di partenza.
La sfida ha inizio dal porto di Castro, poi occhi rivolti verso l’alto fino alla vetta di giornata, il Monte Mattia. Si entra finalmente tra i sentieri del Parco e gli occhi possono godere di scorci meravigliosi ma allo stesso tempo devono prestare la massima attenzione alle diverse insidie del percorso: fondi rocciosi e sconnessi che si alternano ai stradoni bianchi e ben battuti.
Non mancheranno gli strappi insidiosi: il “muraglione” e “Fraula” su tutti.
E poi ancora un selciato di età romana in leggera salita sino all’Abbazia San Nicola di Casole, monumento celato e misterioso di questa terra, primo simbolo ad essere distrutto dall’impero ottomano durante l’eccidio datato 1480.
Fatica ed emozioni si rincorrono e presto il colore rossastro dell’antica cava di Bauxite miscelato al verde della vegetazione lascerà tutti a bocca aperta.
Da qui Otranto con i suoi bastioni a picco sul mare è a due passi. Conquistata la Torre del Serpe, punto più a nord della gara, si riscende verso Castro, ma lo spettacolo non è ancora concluso.
Costeggiata la Baia delle Orte si raggiunge il faro di Punta Palascia, il punto più ad est d’Italia, dove si ha il piacere di ammirare l’alba prima che in qualsiasi altro angolo del Belpaese.
L’Albania, da qui, dista appena 70 km ed è ben visibile nelle giornate senza foschia.
Ora si scende in picchiata verso l'isolotto di Sant'Emiliano, nascosto da uno sperone di scogliera.
E poi sarà la volta di Porto Badisco, luogo simbolo della Grotta dei Cervi le cui cavità celano pitture rupestri uniche, e della fatidica mulattiera della Fraula (che si percorrerà per la seconda volta) che conduce all’antico basolato di età romana, un’arteria della Via Appia calabro-salentina.
Ancora single track per riprendere il poco fiato rimasto nei polmoni prima di affrontare in discesa la Serricella e la salita della scogliera all'interno del Guendalina (aperta solo la Domenica della gara).
Dopo un'ultima discesa tecnica ed un'altra impennata in salita lungo il "sentiero delle Striare" i bikers ritorneranno nuovamente su Monte Mattia e a Castro alta lungo le antiche Mura del Castello, luogo del ritrovamento dei resti del tempio dedicato a Minerva.
Un nuovo finale, del tutto inedito farà giungere gli atleti nuovamente nel porto di Castro e dopo una rampa in salita la manifestazione terminerà in Piazza Dante.
Voi non mancate, sarà una gara da LEGENDa…
