
Sull’impegnativo tracciato trentino, la britannica ha risposto in progressione alla partenza sprint di Pauline Ferrand-Prevot, che ha provato a mettere fin da subito la gara sul binario a lei più congeniale.
Dopo aver risalito la posizioni nella seconda tornata, al terzo giro è arrivato il ricongiungimento fra Richards e la campionessa uscente, raggiunta e presto distanziata.
Le difficoltà di Ferrand-Prèvot sono proseguite nel quarto giro, quando si è vista sopravanzata dall’olandese Anne Terpstra, e poi da un drappello comprendente le elvetiche Sina Frei e Jolanda Neff e la polacca Maja Wloszczowska all’ultima gara in carriera.
Mentre l’olandese consolidava il secondo posto, dopo un errore di Wloszczowska la lotta per il terzo si è ridotta a un duello tutto svizzero fra Frei e Neff, che ha visto prevalere la campionessa iridata di Short Track. Quarto posto per la Neff, quinta Wloszczowska, sesta Pauline Ferrand-Prèvot.
La festa è però tutta per Richards, che non ha nascosto dopo il traguardo tutta la sua emozione: "Non posso crederci. Non ero certa di poter arrivare a vincere un titolo così importante, ma oggi il mio momento è arrivato. Nelle ultime settimane mi sono presa cura di me stessa, ho cercato di stare bene oltre che allenarmi duramente. Quando sono felice, le mie gambe girano più forte. Oggi credo di averlo dimostrato.”
Deludenti le azzurre: mai nel vivo della gara, Martina Berta e Greta Seiwald si sono classificate rispettivamente in ventesima e ventunesima posizione. Ventiquattresima la vicecampionessa del mondo uscente Eva Lechner.
