16 anni fa, il 14 febbraio del 2014, veniva a mancare Marco Pantani, il Pirata, lo scalatore delle nostre emozioni, il Campione di sempre.
Lo vogliamo ricordare così, nel giorno della festa degli innamorati.
Ciao Marco
Ti ricordiamo con una piccola riflessione del nostro Amico Ato
A Marco
Ti vidi a Lienz, la mattina,prima della partenza di una tappa del giro d' italia.
Forse era l' anno '97.
Diedi buca al lavoro, a tutti i miei impegni.
Troppa la voglia di vederti a tu per tu.
In cuor mio speravo finalmente di poterti vedere vicino, magari a piedi.
Troppe volte ti vidi sfrecciarmi vicino in sella alla tua bici.
Ricordo..., ti incrociai improvvisamente a piedi, leggermente sudato e forse appena sceso dai rulli di riscaldamento.
Volevo stringerti la mano, parlarti.
Forse tu credevi lo facessi, perche' ti vidi come rallentare, chiederti cosa volesse fare questo tuo ammiratore.
Invece rimasi impietrito e zitto.
Mi sfilasti vicino, quasi a sfiorarmi.
Ammirai la tua serieta',
la tua concentrazione.
La tua fermezza nel voler fare al meglio cio' che stavi facendo: correre in bici.
Grandi emozioni..., questo regalasti a tutti noi sensibili allo sport.
Sei stato e rimarrai il piu' grande.
Tutto il resto e' noia, come cantava il grande Califano.
Giudici e istituzioni incapaci.
Falsi tifosi.
Falsi amici.
Falsi giornalisti.
False persone.
Ecco cos'e' il resto, Pirata.
Ecco cos'e' la noia, Pirata.
Alzati sui pedali, scatta come solo tu sai fare e corri verso l' infinito.
Divertiti, adesso, Pirata
Ato Fedon
