La location del GP Guerciotti spiegata dal leader dell’Istituzione

“Il ciclismo – afferma Paolo – mi piace molto e l’ho sempre seguito”.
Paolo, come si è avvicinato alla presidenza dell’Idroscalo ?
“Per interessamento della Città Metropolitana di Milano: mi è stata chiesta la disponibilità ad occuparmi dell’Idroscalo e io l’ho concessa volentieri. Ritengo giusto restituire qualcosa di ciò che lo sport mi ha dato”.
Com’è andato l’anno 2019 per l’Idroscalo ?
“Noi come Consiglio d’Amministrazione ci siamo insediati da 4 mesi e devo dire che ho trovato un Idroscalo molto bello e funzionale. Quella del 2019 è stata forse la sua stagione estiva migliore. Nell’Idroscalo c’è “l’area onda” che è quella adatta a praticare surf ed è la più grande d’Europa. L’Idroscalo ha un target di turisti e visitatori in generale che è assolutamente trasversale, sia riguardo le possibilità economiche che per fasce d’età. Nell’area Idroscalo si allenano agonisti e amatori dello sport, e poi bambini o anziani o intere famiglie. Molti percorrono sentieri e prati dell’Idroscalo in bici da strada o mountain bike”.
Alcune edizioni del Gran Premio Guerciotti all’Idroscalo erano valide per la Coppa del Mondo di ciclocross, altre per i Campionati italiani. Lei come leader dell’Istituzione se la sente di creare supporto all’organizzazione dei Campionati del Mondo all’Idroscalo ?
“Assolutamente sì. Il nostro è un parco meraviglioso e ancora poco conosciuto dai milanesi. Grandi eventi come i Mondiali di ciclocross possono consentirci di far conoscere l’Idroscalo. Chiunque vuole organizzare grandi eventi qui trova terreno fertile. E in merito al ciclismo, io me ne sono innamorato al Vigorelli assistendo a sfide tra Maspes e Gaiardoni, e poi alla Sei Giorni di Milano. Su strada il mio idolo è stato Jacques Anquetil”.
Che vantaggi può offrire l’Idroscalo a canoisti, surfisti, nuotatori ?
“Vorrei innanzitutto sottolineare che l’Idroscalo è l’unico impianto olimpico che la Città di Milano può vantare. Mi auguro che presto ce ne siano altri, però attualmente l’unico è l’Idroscalo. E’ favorito dal fatto di essere un lago che non ha un fiume che entra ed esce e noi milanesi sappiamo che nella nostra area non spira forte vento e se c’è è a bassa velocità. Non si creano quindi correnti e ciò garantisce un bacino d’acqua meraviglioso per l’utenza remiera. E’ un vantaggio che noi possiamo vantare rispetto ad altri bacini europei e mondiali”.
Oltre al Gran Premio Guerciotti di cross che all’Idroscalo si svolgerà per la diciannovesima volta e alla partenza della cronometro finale del Giro d’Italia 2003, il “mare dei milanesi” ha ospitato grandi eventi di sci nautico, canoa, canottaggio, surf e in generale sport dell’acqua ? C’è qualche anteprima riguardo il 2020-22 per gli sport d’acqua ?
“Noi abbiamo siglato col Coni un accordo relativo al futuro della parte remiera, quindi canoa kayak, canottaggio e altro. Dobbiamo risolvere un problema ancora relativo alla vecchia gestione e riguardante la testata nord in merito ad attività remiera agonistica e sociale. Presto il problema verrà risolto e le Federazioni degli sport d’acqua pianificheranno eventi importanti”.
