
Domenica mattina il sole splendeva sul lungomare di Rocca Imperiale. Tra i pochi bagnanti di giugno è partita la 1° Granfondo Terre Federiciane. Che sarebbe stata dura lo si poteva immaginare anche senza guardare ai numeri: dal punto di partenza si vede sovrastare il borgo arroccato e si percepisce che salire fin lassù, in pochi chilometri, non sarà una passeggiata. Se poi a fare il ritmo è il treno Carbonhubo, la situazione si complica.
Francesco Favale,Marco D’Agostino, Vito Buono e Vittorio Oliva, infatti, si sono messi in testa sin dalla partenza e il loro arrivo sul lungomare di Rocca Imperiale è stata una vera e propria passerella.
Le braccia al cielo non potevano che essere quelle di Francesco Favale, che oggi giocava in casa, seguito dai compagni di squadra D’Agostino, Buono, Oliva.
L’adrenalina è salita, invece, con la lotta per il quinto posto tra Nicola Convertino (ASD M.T.B. CITTÀ DEGLI IMPERIALI) eNicola Pastena (A.S.D. BIKE & SPORT TEAM). Proprio quest’ultimo ha dovuto cedere all’avversario lo sprint finale.
Classifiche a parte, quella di domenica è stata una prima edizione che fa ben sperare per il futuro: d’altronde la Granfondo Terre Federiciane ha davvero tutte le carte in regola per diventare una grande tappa. A partire dal percorso, duro, ma davvero spettacolare, che dalla riva dello Jonio, attraversando pinete, vigneti e pietraie, arriva fino al Borgo. Qui gli atleti hanno affrontato salite dalle pendenze impossibili fino a giungere alle porte del Castello.
A denti stretti e con lo sguardo agguerrito, sembravano tutti cavalieri arrivati a corte.
Lasciato lo scenario medievale del Borgo, bastava alzare lo sguardo verso i Calanchi e ritrovarsi in Sud Dakota, nel Badlands National Park.
Una volta arrivati al traguardo, poi, si ritornava in una piccola località marina della costa Jonica.
Mare calmo, ancora pochi turisti e un profumo di Cozze e limoni ad accogliere gli atleti per unpasta-party davvero a km0.
Elisabetta Ciminelli
RISULTATI FINALI
